“Lo Spirito della cupidigia” è un viaggio all’interno della mente umana:
Chi sono i demoni che la popolano? Che cosa ci porta a compiere certe azioni? …Chi è “me”? … chi è “noi”?
La scena è immersa in un costante e fulmineo fluire di immagini criptiche e angoscianti tinte di rosso. Il rosso è l’intimità, il subconscio, ma anche l’inquietudine di uno stato d’animo. Il dinamismo del video è però contenuto della staticità dell’inquadratura ridotta di dimensione in larghezza, che sembra impedire alle immagini di evadere, come il disordine mentale di una persona all’apparenza calma.
La Cupidigia è un volto grasso, etereo, che parla una lingua incomprensibile, e che compare all’uomo solamente dopo una danza invocativa. Lo spirito è pronto a soddisfare l’irrefrenabile desiderio umano del possedere ed è perfettamente cosciente che ciò porterà alla distorsione dell’immagine dell’uomo, al collasso su se stessi.
L’unico inconsapevole della conseguenza del possedere sembra proprio essere la figura bianca protagonista (un autoritratto dell’autore), l’animo umano, che dopo aver inseguito il suo desiderio, si rende conto, ormai troppo tardi, di essere nuovamente vuoto.